E’ il 10 ottobre 1994. Il Lecce, nel corso del campionato di Serie B 1994/’95, si trova al penultimo posto solitario in classifica con soli 4 punti (dietro c’è solo il Pescara) ed è reduce dalla cocente sconfitta casalinga per 2 a 1 subita ad opera del Cosenza.
In campionato non ha mai vinto una partita (solo 4 pareggi in 6 partite), ha perso le tre partite del torneo Anglo-Italiano con Wolverhampton, Notts County e Swindon Town ed è già stato eliminato, nel secondo turno, dalla Coppa Italia ad opera della Cremonese.
Senza dimenticare che, nella stagione calcistica precedente, il Lecce è retrocesso dalla A alla B in maniera a dir poco mortificante avendo concluso il campionato con un totale di miseri 11 punti in classifica.
Gli ultras giallorossi, stanchi e, a giusta ragione, infuriati per la grave situazione tecnica ma soprattutto societaria in cui il Lecce stava profondando davano sfogo alla loro comprensibile rabbia tentando, senza comunque usare violenza alcuna, di bloccare l’inizio della trasmissione “Piazza Giallorossa” proprio nei pressi degli studi televisivi dell’emittente locale Telerama. Ne scaturiva un colloquio con i conduttori ai quali venivano spiegati i reali motivi della loro decisa protesta.
La trasmissione aveva comunque inizio (seppur in abbondante ritardo) e un rappresentante degli ultras veniva ammesso in studio in modo tale da rendere pubbliche le motivazioni del loro malcontento
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