E’ il 25 ottobre 1994. Appena due giorni prima il Lecce aveva subito la sconfitta casalinga col più largo punteggio della sua storia calcistica (1 a 7, contro il Palermo).
Nel pomeriggio, mentre la squadra riprendeva i regolari allenamenti allo stadio, gli ultras si ritrovavano in Viale Ugo Foscolo dove sorgeva la vecchia sede dell’Unione Sportiva Lecce: bloccavano il traffico sulla circonvallazione per alcune ore (causando notevoli ripercussioni al traffico cittadino) chiedendo a gran voce l’esonero dell’allenatore Spinosi, il rinforzo della squadra nell’imminente mercato di riparazione (all’epoca si svolgeva nei primissimi giorni di novembre) e le dimissioni del Presidente Giuseppe Bizzarro.
Durante la protesta, il Direttore Sportivo Mimmo Cataldo veniva schiaffeggiato da un tifoso proprio nel suo ufficio all’interno della vecchia sede. Il Lecce, dopo l’umiliante retrocessione dalla A alla B con soli 11 punti in totale dell’anno precedente, era ultimo in classifica anche in quel campionato di B 1994/’95 (4 punti in 8 giornate) e la società doveva fare i conti con una grave crisi societaria (era in arretrato di 3 mensilità ai calciatori e di 4 versamenti Iperf)
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